IL PODESTA
Vado a incontrario oia, che ognuno stia Pronto all*ufrircio suo Nipotina sentite . . (a Serpetta) Avvisa tutti . . Camerieri, staffieri I . . SERPETTA Ecco[o qua ARMINDA Or mettiamoci un poco in gravita SCENA VII ll Contino Belfiore e detti. No. 6ARJA IL CONTINO I~ Che belta. che leggiadria. Che splendore, etcrni Dei! Guardo i[ sole, e guardo lei, E colpito da quei rai Parmi, oh Dio! di vacillar REC[rA r[VO IL CONTINO lr~14, Sposa. Arminda, mio sole. Precipitosamente. Come a sua principessa e sua regina. Il Contino Belfiore a voi s*inchina ARMINDA Contino. vi son serva (sostenula) E vi accetto nei cor (Non mi dispiace) IL P ~STA Oh ~ ~ignor Contino. E qL, nipotino, Prer i un caro abbraccio Con iTetto sincero Dal r ' bil Podesta di Lagonero. (L 'ah ~ =!a(rja ) IL C('~NTINO (ad A -r?2inda) Perm* ?.tete, sposina, Che 'L*ila bianca mano . . , ah no sbagliai . . (a! P* ,iestd) Perd(, iate, signor, so il dover mio. (a Ser~ etta) Pien 'i'ossequio . . . con voi bella ragazza. No, c!~e mancar non voglio. Spos' ' . ,, srgnor . . . ragazza . . . io gia m'imbroglio. SER : ' ~TTA (Qu~~~to mi vien da ridere, Bell~ ; aricatura ) IL P~:・~)ESTA Or di~,~: un poco D'Ar~ ~jnda, mia nipote. Vost! _ sposa novella. Cont,, ,). che vi par? IL Cr)NTINO upe**~a, e bella. ella ~ronte. begl'occhi, belle guancie. el n*=,o, bel bocchino: h v,,= siete, mia cara, un gelsomino. R~~ : ~J DA voi ,embrate appunto un girasole he ~, vo[ge qua e IA tutti i momenti. nz ,_na banderola a quattro venti IL CONTINO Perch6, perch6 mia cara, Mia plenilunia stella, Voi mi dite cosi? ARMlNDA Perch~ vi scorgo Volubile e leggiero: (a! Podestd) Che dite signor zio? IL PODESTA Lasciate ch'io l'osservi; Dalia fisonomia mi par . . . Nipote, ~ un uom costante! IL CONTINO Oh costantissimo ! non sbaglio . IL PODESTA Fedele! IL CONTINO Fedeiissimo' Io son qual duro scog[io, anzi qual nave, Che in mezzo al mare infido Mi frango . . . no, mi spezzo, oibd, m'arresto; Vo[ m'intendete, il paragone ~ questo. IL PODESTA Oh circa il paragone . , udite bene: Voi siete un aquilone , oibd, qual nembo . Anzi qual vento . . . no, qual mongibello; Voi m'intendete ~ il paragon piu bello ARMINDA Ben lo vedrb. ma ditemi. Voi mi amate? IL CONTINO Se v'2mo? al primo lampo Di quei vezzosi e fuiminanti rai Sotto i! co[po restai. AR~. i~.NDA Adag~o, adagio, Sape~e chi son io? IL CONTINO Voi slete, oh cara AR}/l~N. DA Io sQ'_o capricciosa, Cervellina insolente IL PtV^DESTA C*h*..*"* piacere IL CON. TINO Me ", e consolo AR~~. ~NDA Ho h*~one mani e faccia IL CONTINO Viba, viva IL PO_ DESTA Beniss!mo AR~1~NDA AdO~)ro anche il bastone IL ~=}~)k'_STA Me' * L,, meg]io [L *_ C~NTINO Br~~YL=. brava, bravissima Ch~ gra7_ia, che portento. [o r~~, ~ento rapir che scio]tezza. ARMINDA Ci siamo intesi Io v'amerb: ma guai Se vi scopro incostante; Anche se foste in mezzo della via Io vi do quattro schiafril, anima mia No 7ARlA ARMINDA Si promette facilmente Dagl'amanti d'oggidi ; E Ia semplice ziteila Se lo crede, poverella, E si nda a dir di si Io perb non fo cosil Patti chiari e patti schietti. Pria di dirvi si o no Voi sarete l'idol mio, Il mio ben. Ia mia speranza Ma se mai, com'~ i'usanza, Mi mancaste, m'ingannaste, Io le mani adoprerb. (parre con Serperra) |
市長
会いにゆこう… さあ、みんな、 自分の役目を果たすのだ… 姪よ、いいかい… (セルペッタに) みんなに知らせろ… 小間使いたち、馬丁たち… セルペッタ
アルミンダ
第7場
第6曲アリア
レチタティーヴォ
アルミンダ
市長
伯爵
セルペッタ
市長
伯爵
アルミンダ
伯爵
アルミンダ
市長
伯爵
市長
伯爵
市長
アルミンダ
伯爵
アルミンダ
伯爵
アルミンダ
市長
伯爵
アルミンダ
伯爵
市長
アルミンダ
市長
伯爵
アルミンダ
15.第7曲アリア
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SCENA VIII
l! (~,n!Ino c i/ Podfsrd RECl TA Tl VO [L PODESTA Che dite, signoF Conte, che vi pare Di mla n[pote? ll O: S* C R ~i , E-IL N, E; ~ E S= i~ Ff ~+~ r+ L, C r, [l O ~{ IL ' So So - H-fNTINO ~nto, m*innamora e m'accende b!zzarria; oh che fortuna. !ia sorte, amico, , ire una donna. . *=e dlco una donna? elia ~ una dea, n vezzo, che in belt~, che in leggiadria. ~'~ chi a lei somig]ia *i*) dirsi l'ottava meraviglia " ; L) F_STA O per dir che m'~ nipote, in tutto particolare, ' Iirla parlare ;)lacere, uno spasso, ~entenze, e par Torquato Tasso )NTINO ~ sl vede, e gia la cosa ~ chiara, d fama che di lei gia corre !tte ie gazzette .=no Innamorato altre ho ricusato =sslme fanciu]le . nol credete' :)DESTA ') credo pur troppo ~)N, 'TINO IJ ra te v I . jovunque son stato. ~nne a truppe, a schiere - ,~~n disperate ,pendio a mirar nel mio bei volto /_la, di valor insieme accolto DESTA ivo il mio Contino, 'te i] vostro brio :~'TINO *alier di spirito, ~o In guerra viva, ngnato fortezze, E pur dal viso amabile Delia mia cara Arminda Son fatto prigionier, quivi volando Venni a posta corrente, Ho lasciato per lei tutti miei feudi, Le cariche, i vassalli. Il marchese mio padre, La duchessa mia nonna, e tanti e tanti Cugini titolari (l! Podestd ride.) Voi ridete? Cattera non sapete Chi sieno i miei parenti. Vivi, morti e nascenti, udite, udite: Vi darb in abresc~ qualche contezza Della mia nobtlia. di mia grandezza. No. 8 AR/A IL CONTINO Da Scirocco a Tramontana. Da Levante a Mezzogiorno ~ palese intorno, intorno La mia antica nobilta Ho gran feudi ed ho vassalli, Ho piu nonni marescialli, Piu sorel]e principesse, Tre regine, sei contesse, Dieci consoli romani Ed i principi, i sovrani Non si posson numerar. Ma cospetto! voi ridete? Signor mio, non li vedete. Ecco Numa, ecco Scipione, Marco Aurelio, Marco Agrippa, Muzio Scevola e Catone E quei due che vanno a spalla Son Tiberio e Caracalla. Con rispetto salutateli, Sprofondatevi, inchinatevi A ciascun di qua di la. (parte) RL -. fATI VO IL PODESTA vv!va, evvrva I conso I omani SciL*ione, Caracalla: ah, ah, Ie risa Nori posso trattenere, Que~to ~ spasso davver, quest'e piacere. (pa ~~e) |
第8場
伯爵と市長 16.レチタティーヴォ
伯爵
市長
伯爵
市長
伯爵
市長
伯爵
17.第8曲アリア
18.レチタティーヴォ
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SCENA IX
Ser.~etta, poi Nardo con cestino difrutti RE~~JrATI VO SE~~ pETTA i In <~uesta casa non si pub piti stare: Do~;o giunta costei. Alr~eno cento volte Ch~~meri in un momento E d~ s chiattar per lei non me la sento. Md Nardo qui s'appressa, Da costui gia m'aspetto, La musica ordinaria de* sospiri, Fir~!~erb non vederlo, e qui seduta Mi * passerb a cantare LTn ~rietta novella. Co~le vuole il marito una zitella. (si~, je) No ~aCAVATINA SE~. pETTA = Un ~arito, oh Dio, vorrei Am,, roso e pien d'affetto Ma =n marito un po*vecchietto, lvla,'.*ma mia, non fa per me. REC/ TA Tl VO NARDO 1 Come in questa canzone Il sentimento esprime: Anch'io gli vo*risponder per le rime No. 9b CA VA TINA NARDO Un marito, oh Dio, vorresti Amoroso e pien d'afr:etto, Ma un marito giovinetto. Figlia mia, non fa per te. RECl rArl VO SERPETTA Bravo, signor buffone, Chi vi ha dato licenza Di penetrar fin qui? NARDO Cara Serpetta, Perdonate i'ardir, qui ritrovai L'uscio aperto ed entrai. SERPETTA Se volete il padrone Sta da quell'altra parte, andate, andate. NARDO Cosi mi discacciate? Eppur carina, Io scolpita vi tengo in mezzo al petto. SERPETTA Cinque volte i'ho detto, E questa che fan sei, No, non sono per voi gl'afT;etti miei. NARDO Ma tanta tirannia. Dite. oh cara SERPETTA Non ~iu, parlo sincera, Fatto per me non siete NAPLDO Dite almeno il perch~? SERPETTA Non mi piacete. NA R DO Pazienza, eppur un giorno Avrete a richiamarmi. SE^~, pETTA (rid. ; Ah. ==1hf N A ~{ DO Rid*.~e' SERPETTA Rido perch~ credete Che a trovare un marito Ci voglia una gran cosa. Ve ~,~ son tanti e tanti' Bas~~, ch'io volga un sguardo, ho mille amanti. No. J~ ARIA SERPETTA Ap~~na mi vedon chi cade, chi sviene, Mi ・,engono appresso, nessuno li tiene, E come insensati, storditi, stonati. C os: van gridando, smaniando cosi: ((M~ ~ate che occhietti, che sguardi d'amore, Ch~~ ~Ita, che garbo, che brio, che colore, Bel!i,・-.a, carina, vi vo' sempre amar.>) Io t~tta modesta abbasso la testa, N eppur gli rispondo, Ii lascio passar. (Se!~'etta e Nardo partono.) |
第9場
セルペッタ、ついで果物篭をもったナルド 19.レチタティーヴォ セルペッタ この邸にゃもういられないわ。 あの女がやってきてから、 少なく見見積もったって百回も すぐさまあたしを呼ぶんだから。 それにあの女のためにへたばりたくなんかないわ。 でもナルドがやってくるわ、 あの男からはもう私は期待しているの、 いつもの溜息の音楽を。 あの男に気がつかないふりをして、ここに坐り、 歌って楽しむことにするわ、 新しい小唄のひとつをね、 娘がどんな夫を望んでいるかを歌う小唄をね。 (坐る) 20.第9曲a カヴァティーナ
21.レチタティーヴォ
22.第9曲b カヴァティーナ
23.レチタティーヴォ
ナルド
セルペッタ
ナルド
セルペッタ
ナルド
セルペッタ
ナルド
セルペッタ
ナルド
セルペッタ
ナルド
セルペッタ
24.第10曲アリア
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